Viaggio in Puglia nella Terra tra i due mari
Cari amici, visto che l’Universo me l’ha concesso, in questo periodo dell’anno sono stata alcuni giorni in Puglia nella terra salentina bagnata dal mar Ionio e dal mare Adriatico. Dopo oltre dieci ore di auto da nord a sud della nostra bella penisola italica, sono giunta a Torre Lapillo, piccola frazione di Porto Cesareo sul mare in provincia di Lecce. Era la prima volta che mettevo piede in Puglia ed ero felice e grata di questa possibilità. A Torre Lapillo in questo periodo non vive quasi nessuno. Passi per le strade e vedi le case chiuse e silenziose. Tutte appiccicate l’una all’altra, basse con un solo piano e con il tetto dritto. La sensazione mentre cammini è quella di essere capitati in una città fantasma. Per fortuna c’è il bar di Gabriele che è aperto. Gabriele è un bel giovane di ventun anni, sveglio e pronto a servirci un ottimo caffè con i pasticciotti, dei dolci tipici e golosi alla crema pasticcera e amarena! Mentre ne assaggio uno le mie papille gustative vanno in fibrillazione… Assolutamente divino! Che bontà! 😋

Gabriele ci guarda coi suoi occhi scuri e con aria affabile e gentile ci racconta che Torre Lapillo verso il mese di maggio comincia a riempirsi di famiglie che vengono al mare fino ad arrivare ai mesi di luglio e agosto durante i quali c’è una folla di persone! Dice che la gente in quel periodo quando si trova in spiaggia è accalcata e che bisogna partire alle sei del mattino per trovare posto e piantare l’ombrellone visto che lì la spiaggia è libera. Dopo averlo salutato si va alla spiaggia. L’idea è quella di andare a piedi, da lì a Porto Cesareo, seguendo il litorale. Quando arrivo in spiaggia capisco molte cose. I tratti sabbiosi sono pochi e poco profondi infatti le abitazioni arrivano vicinissime al mare e questa cosa mi sorprende assai! Più avanti sparisce la sabbia chiara e dorata e si trovano dune coperte da una splendida vegetazione o tratti di roccia che potremmo chiamare scogli anche se questa roccia è diversa dagli scogli che ho conosciuto finora. La pietra sembra essere lava, bucata e a forma piatta di colore che va dal grigio chiaro al nero. Scopro che lì è una zona di riserva sia marina che ambientale. In questo splendido ambiente ciò che più mi cattura è l’azzurro del mare. Un azzurro che passa da toni chiari a toni sempre più scuri e rimango incantata mentre macino i chilometri senza accorgermene. Tutto ciò che la natura propone è a dir poco fantastico! I colori, i profumi, le fogge, i particolari… E penso: – Ma quanto bella è l’Italia? Da nord a sud il nostro paese è un paradiso! Il buon Dio è stato davvero generoso con questa terra! Mentre i pensieri e l’ammirazione per quei luoghi si infittiscono, mi copro bene la testa con il cappuccio della felpa e poi il berretto blu. Indosso il cappotto e il foulard intorno al collo ben bardata visto che c’è un vento forte. E’ la Tramontana, vento che soffia da nord a sud. Adesso sibila. E quando voglio mandare un video ai miei ragazzi che sono a Verona e lo riascolto prima di inviarlo, esce un audio dove senti la forza del vento che copre la mia voce. Eppure il mare è abbastanza calmo ed è limpidissimo.
Sulla superficie dell’acqua si muovono tremuli, mille fili intrecciati come ragni sulla tela: sono le increspature provocate dal vento che vibrano e scintillano alla luce del sole. Mi sorprendono nel tragitto i fiori , gli arbusti verdi e forti, i cactus, i cespugli di malva che sono rigogliosi e tinti di sole e vita. ( fine della parte prima)
Ciao! Nei prossimi giorni continuerò questo racconto!
Ti aspetto! Non mancare!
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Maestra Mariachiara 😍🤗🍀